IMPORTANTE - INFORMAZIONI COVID-19
I percorsi di visita delle aree naturali pubbliche sono liberamente fruibili secondo quanto previsto dai regolamenti di visita delle singole aree.
Per ragioni di rispetto del distanziamento sociale imposto dall’emergenza Coronavirus, i punti di osservazione e i capanni sono utilizzabili rispettando le direttive sanitarie, in particolare:
– evitare assembramenti (anche lungo i percorsi di visita)
– indossare i dispositivi di protezione individuali
Nei capanni chiusi possono valere inoltre restrizioni specifiche sul numero di visitatori presenti in contemporanea, eventualmente indicati in specifici cartelli affissi su ogni capanno.
Ulteriori indicazioni di comportamento o restrizioni potrebbero essere richieste per le singole aree protette: raccomandiamo di informarsi preventivamente e fare attenzione alle indicazioni disponibili presso l’accesso delle aree.
La responsabilità dei comportamenti rimangono in capo ad ogni singola persona.
Si richiede la massima collaborazione e la massima responsabilità. Grazie.
DESCRIZIONE
Nel territorio persicetano (e della bassa pianura bolognese) esiste una fitta rete di canali (oltre 400 Km) con caratteristiche storiche, culturali, igienico-sanitarie ed ambientali significative. Il territorio compreso tra il fiume Panaro ed il Torrente Samoggia fu interessato dalle principali opere di bonifica all’inizio del 1920. Il Canale Collettore delle Acque Alte si origina nel Comune di San Giovanni in Persiceto, in località Lorenzatico, sbocca nel fiume Panaro nel Comune di Finale Emilia, in località Foscaglia, dopo un percorso di 27 Km.
L’Area di Riequilibrio Ecologico, già istituita dai Comune di San Giovanni in Persiceto e Crevalcore nel 1992, ai sensi della LR n. 11/1988, e poi re-istituita dalla Provincia di Bologna nel solo Comune di San Giovanni in Persiceto nel 2011, ai sensi della LR n. 6/2005, ricalca il tracciato, corpi arginali e pertinenze idrauliche, là dove presenti, del tratto del Canale Collettore delle Acque Alte nel territorio comunale persicetano.
La gestione di questa Area di Riequilibrio Ecologico è frutto di una stretta collaborazione con il Consorzio della Bonifica Burana che da anni ha affiancato alle proprie competenze idrauliche una significativa sensibilità per la conservazione degli elementi naturali.
Il Canale Collettore delle Acque, inserito in un territorio altamente antropizzato, svolge una sua storica e prioritaria funzione idraulica e, in parte, irrigua, ma, con la sua istituzione ad Area di Riequilibrio Ecologico, ha intrapreso una nuova funzione finalizzata allo svolgimento del ruolo di corridoio ecologico e alla conservazione di alcuni habitat ed alcune specie animali e vegetali.
Sul piano ambientale l’ARE “Canale Collettore delle Acque Alte” è caratterizzata da assenza della vegetazione arborea (seppure in passato sia stata presente con impianti artificiali di pioppo lungo tutte le arginature), scarsa presenza di siepi e altre forme di copertura vegetazionale arbustiva, peraltro soggette a taglio periodico e di ridotte dimensioni.
La copertura erbacea è invece dominante, con connotazione a prato stabile sfalciato sulle arginature e a canneto in corrispondenza del ciglio dell’alveo. In alcuni tratti sono rinvenibili tracce più o meno articolate della serie vegetazionale elofitica e, ancora più raramente, idrofitica.
Osservazioni naturalistiche saltuarie evidenziano per il Canale Collettore delle Acque Alte la presenza di specie vegetali ed animali di significato conservazionistico, tra cui:
- gladiolo dei campi (Gladiolus italicus)
- viticella (Clematis viticella)
- latte di gallina spigato (Ornithogalum pyramidale)
- tritone crestato italiano (Triturus carnifex)
- testuggine palustre europea (Emys orbicularis)
- cormorano (Phalacrocorax carbo)
- tarabuso (Botaurus stellaris)
- martin pescatore (Alcedo atthis)
- sparviere (Accipiter nisus)
Da monitoraggi eseguiti negli anni ’90, l’ittiofauna del Canale Collettore delle Aque Alte è risultata composta da 11 specie, tipica dei canali e dei fiumi padani ed in grado di sopportare anche modesti carichi inquinanti: cavedano, scardola, alborella, pseudorasbora, gobione, carassio, carpa, pesce gatto, gambusia, persico sole, persico trota e, in alcune occasioni, è stata rilevata la presenza di tinca, anguilla, savetta (Rizzoli M., 1993). Il canale è peraltro soggetto a periodiche reintroduzioni di diverse specie ittiche a scopo alieutico.
Attualmente l’ARE “Canale Collettore delle Acque Alte” non dispone di un percorso attrezzato per la visita e l’accesso del pubblico è libero. Periodicamente vengono organizzate delle visite guidate organizzate nell’ambito della gestione naturalistica dell’ARE. Un apposito progetto, finanziato da Comune di San Giovanni in Persiceto e Regione Emilia-Romagna mediante il Programma investimenti per le aree protette – Azione C, è in corso di affinamento proprio per la realizzazione di un percorso attrezzato per la visita e la conoscenza delle peculiarità ambientali del Canale.
Accesso
- Via Cavamento – San Giovanni in Persiceto (Indicazioni stradali di Google Maps)
- Via Permuta – San Giovanni in Persiceto (Indicazioni stradali di Google Maps)
Contatti
- Sustenia srl – Recupero e Gestione Ambientale
tel. 051 6871051 – cell. 340 8139087
mail [email protected] - Uff. Ambiente Comune San Giovanni in Persiceto – tel. 051 6812849