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BOSCO DI SANTA LUCIA

IMPORTANTE - INFORMAZIONI COVID-19

I percorsi di visita delle aree naturali pubbliche sono liberamente fruibili secondo quanto previsto dai regolamenti di visita delle singole aree.
Per ragioni di rispetto del distanziamento sociale imposto dall’emergenza Coronavirus, i punti di osservazione e i capanni sono utilizzabili rispettando le direttive sanitarie, in particolare:
– evitare assembramenti (anche lungo i percorsi di visita)
– indossare i dispositivi di protezione individuali

Nei capanni chiusi possono valere inoltre restrizioni specifiche sul numero di visitatori presenti in contemporanea, eventualmente indicati in specifici cartelli affissi su ogni capanno.
Ulteriori indicazioni di comportamento o restrizioni potrebbero essere richieste per le singole aree protette: raccomandiamo di informarsi preventivamente e fare attenzione alle indicazioni disponibili presso l’accesso delle aree.
La responsabilità dei comportamenti rimangono in capo ad ogni singola persona.
Si richiede la massima collaborazione e la massima responsabilità. Grazie.

Sant_Agata_Bolognese
Comune di Sant'Agata Bolognese
Partecipanza agraria di Sant'Agata Bolognese
Area di interesse naturalistico

DESCRIZIONE

Il Bosco di Santa Lucia costituisce, con i suoi 30 ettari, un importante riferimento ambientale, paesaggistico e di fruizione didattico-ricreativa per il territorio di Sant’Agata Bolognese.
E’ stato realizzato negli anni 1998 e 1999 con la messa a dimora di circa 25.000 piantine di specie arboree e arbustive. Spiccano in altezza le essenze più pregiate quali Farnia, Frassino, Ciliegio, Noce e Pioppo bianco, a cui si alternano altre specie che accrescono la varietà del bosco come Acero campestre, Bagolaro, Carpino bianco, Sorbo domestico, Siliquastro, Tiglio, Olmo, Ontano, in molteplici combinazioni, dando un valore didattico-dimostrativo al Bosco e diventando un interessante “laboratorio” per le scuole di differente livello e specializzazione.
L’alternarsi di ampie cavedagne in direzione nord-sud ed est-ovest garantisce la percorribilità dell’area e la tutela dagli incendi, creando interruzioni all’eventuale avanzare del fuoco. La presenza di filari di Gelso, Farnia, Pioppo cipressino valorizza il perimetro dell’area e la viabilità, sottolineandone l’andamento ortogonale tipico dell’antica centuriazione esistente nel territorio di Sant’Agata Bolognese.
Il ristagno d’acqua che si verifica nei terreni argillosi nel periodo piovoso è dannoso per la vita degli alberi e pertanto essa viene allontanata velocemente mediante il reticolo di fossi e scoline. La carenza dell’acqua nel periodo siccitoso dell’estate determina stress nelle piante: il suo mantenimento nelle scoline mediante manufatti che ne impediscono il deflusso consente l’innalzamento della falda sotterranea, favorendone il raggiungimento da parte dell’apparato radicale degli alberi, e nel contempo assicura la vita a una ricca fauna minore, in particolare anfibi.
Prati e zone umide migliorano e diversificano l’ambiente a favore della fauna e flora selvatica.
Il Bosco di Santa Lucia sorge sui terreni della Partecipanza agraria di Sant’Agata Bolognese. Alla realizzazione del bosco hanno contribuito il Consorzio della bonifica Reno-Palata (oggi Consorzio della bonifica Burana), che ha fornito il necessario supporto tecnico, e il Comune di Sant’Agata Bolognese con il sostegno finanziario per le infrastrutture destinate alla fruizione pubblica.

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