IMPORTANTE - INFORMAZIONI COVID-19
I percorsi di visita delle aree naturali pubbliche sono liberamente fruibili secondo quanto previsto dai regolamenti di visita delle singole aree.
Per ragioni di rispetto del distanziamento sociale imposto dall’emergenza Coronavirus, i punti di osservazione e i capanni sono utilizzabili rispettando le direttive sanitarie, in particolare:
– evitare assembramenti (anche lungo i percorsi di visita)
– indossare i dispositivi di protezione individuali
Nei capanni chiusi possono valere inoltre restrizioni specifiche sul numero di visitatori presenti in contemporanea, eventualmente indicati in specifici cartelli affissi su ogni capanno.
Ulteriori indicazioni di comportamento o restrizioni potrebbero essere richieste per le singole aree protette: raccomandiamo di informarsi preventivamente e fare attenzione alle indicazioni disponibili presso l’accesso delle aree.
La responsabilità dei comportamenti rimangono in capo ad ogni singola persona.
Si richiede la massima collaborazione e la massima responsabilità. Grazie.
DESCRIZIONE
Un’area ricca di presenze ambientali posta tra le province di Modena e Bologna, le cui componenti sono frutto del sovrapporsi di esigenze territoriali e funzioni idrauliche, forgiate dal susseguirsi di eventi storici e attuali. L’ambito tutelato di Manzolino e Tivoli si estende nella parte di territorio posta a nord della località di Manzolino (frazione del Comune di Castelfranco Emilia, MO), a sud della località di Tivoli (frazione del Comune di San Giovanni in Persiceto, BO) e in parte lambisce il territorio comunale di Sant’Agata Bolognese.
Grazie agli habitat naturali idonei a favorire la sosta e la riproduzione di numerose specie animali, il comprensorio è stato riconosciuto all’interno della Rete Natura 2000 come Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.) ai sensi della Direttiva “Habitat” n. 92/43/CEE e Zona di Protezione Speciale (Z.P.S.) ai sensi della Direttiva “Uccelli” n. 2009/147/CE, con l’attribuzione del codice IT4040009 – Manzolino.
Il SIC-ZPS è formato da tre Sub-Siti: Manzolino (Cassa di Espansione); Tivoli (ex allevamento ittico), posto a nord della Cassa e Boaria Rossa (ex allevamento ittico), posta nella parte nord-ovest dell’area, che complessivamente abbraccia una superficie di 326 ettari.
Gran parte della zona, fino a pochi anni fa, si presentava degradata e con diverse problematiche. Erano presenti quattro appostamenti fissi di caccia che, con notevole impegno, sono stati disattivati e sostituiti dall’attuale divieto di caccia su tutto il territorio interessato. Dopo aver dato le prime forme di tutela le Amministrazioni Comunali, le Province interessate ed il Consorzio di Bonifica territorialmente competente, hanno intrapreso percorsi di gestione e ripristino dell’ambiente naturale volti a migliorare le condizioni e la fruizione del Sito. In particolare per quanto riguarda l’area umida di Tivoli, il Comune di San Giovanni in Persiceto in collaborazione con la Provincia di Bologna, la Regione Emilia Romagna e il Consorzio della Bonifica Burana (allora Reno Palata) ha realizzato una serie di interventi gestionali, partiti nel 2005, con l’obiettivo di ripristinare e creare nuovi habitat naturali, condizioni favorevoli alla fauna e consentire la visita al Sito in modo strutturato, con percorsi e punti di osservazione appositamente realizzati. Oggi i risultati ottenuti danno tutela e conservazione alle specie e agli habitat presenti e sono alla portata di tutti.
L’area umida di Tivoli (Sub Sito Tivoli)
L’ex allevamento ittico di Tivoli è composto da due batterie di vasche, a est e ad ovest di via Carletto. Dello stesso complesso fa parte anche una serie di vasche, in cui viene tutt’ora praticato l’allevamento del pesce rosso.
Le vasche del Sub-Sito Tivoli sono in tutto quindici. Si tratta di appezzamenti di terreno arginati con dimensioni variabili da 0,5 a 1,7 ettari, che complessivamente hanno un’estensione è di18 ettari (circa 22 campi da calcio). Appositi lavori di sistemazione naturalistica hanno collegato tra loro parte delle vasche, dando origine ad aree più ampie che vanno da acqua poco profonda ad acqua profonda, un metro e più. Questo si traduce in diversità ambientale e ricchezza di habitat naturali.
L’habitat naturale prevalente è quello palustre, con presenza di aree completamente ricoperte dal canneto a cannuccia di palude, idonee alla riproduzione dell’airone rosso, del falco di palude e del tarabusino. Le basse lame d’acqua (terreni paludosi formati dal raccogliersi delle acque), mantenute con prelievi effettuati dal canale di San Giovanni, le barene fangose (dossi sabbiosi che emergono dall’acqua) e le isole favoriscono la sosta e l’alimentazione degli uccelli, in particolare, limicoli e anatre di superficie. Sempre nelle acque basse e sugli argini sono presenti aironi, cenerino e bianco maggiore, garzette e nitticore.
I piccoli stagni ed i canali con acque poco profonde, che si formano tra i canneti, sono frequentati dagli anfibi: il rospo comune, il rospo smeraldino, le rane verdi, la raganella, il tritone crestato italiano e il tritone punteggiato. Sulle rive e sugli isolotti privi di vegetazione non è difficile avvistare la testuggine palustre europea, un rettile che sosta al sole per termoregolarsi.
Quest’area umida è gestita dal Comune di San Giovanni in Persiceto, proprietario di parte dei terreni, che si avvale della propria Società in House (Sustenia) per condurre le attività gestionali, ordinarie e straordinarie.
Nel Sito di Manzolino sono presenti laghi e canneti circondati da canali ricchi di pesce, condizioni ideali per il martin pescatore (Alcedo atthis). Questo uccello è sempre stato presente a Manzolino e in alcuni anni lo si può osservare con un discreto numero di individui. Nelle zone umide di Manzolino e Tivoli non sono però presenti le scarpate sabbiose tanto ricercate da questa specie, motivo che probabilmente ne ha sempre impedito la nidificazione. Gli operatori della gestione della parte bolognese delle (Sub-Sito Tivoli) hanno pensato di stimolare la nidificazione del martin pescatore creandogli le condizioni idonee attraverso la costruzione di una parete e l’installazione del nido artificiale. Esperienze di questo tipo sono piuttosto frequenti all’estero, Inghilterra e Germania ad esempio.
Dal settembre 2014 è presente una parete artificiale che simula le ripide scarpate di sabbia. La struttura è alta 1,5 metri e larga circa 3 metri, con la parte anteriore perpendicolare che si affaccia direttamente sull’acqua. Il nido artificiale è posto nella parte retrostante della parete e la sua entrata si trova a un metro di altezza dalla superficie dell’acqua. Il nido è formato da un tubo, diametro 6,5 centimetri e lunghezza 60 centimetri, che ricostruisce il tunnel naturale e porta ad un pozzetto di cemento (20×20 cm) rivestito internamente di sabbia che crea la camera di deposizione. Tutta la parte retrostante della parete è ricoperta di terra.
La costruzione della parete e del nido artificiale è stata realizzata grazie al contributo del WWF Terre d’acqua, associazione che collabora per la gestione della parte bolognese, e grazie al lavoro di volontari che hanno svolto le operazioni di montaggio della parete.
L’area umida di Manzolino (Sub Sito Manzolino)
Nel territorio di Castelfranco Emilia si trova la parte del Sito dove è presente la Cassa di Espansione del Canale di San Giovanni (35 ettari circa), realizzata nel 1965 per difendere Persiceto e la frazione di Decima da possibili esondazioni. La cassa è costituita da tre bacini, osservabili da specifici punti schermati posti sulla collinetta dell’ex discarica e sulla torretta di via Carletto. Dal momento che le finalità idrauliche del Sito non hanno mai impedito che fungesse anche da zona naturalistica, nel 1984 fu istituito come oasi faunistica. Si notò infatti che le vasche costituivano un richiamo straordinario per molte specie di uccelli acquatici.
La profondità e l’ampiezza dei bacini permette la sosta soprattutto degli anatidi: germano reale, marzaiola, alzavola, mestolone, fischione. Presenti spesso con un numero anche molto elevato di individui, peculiarità di questo invaso che risalta subito appena ci si affaccia dalla Torretta di osservazione. Le anatre utilizzano le rive emerse ed i canneti per nidificare, nascoste e al riparo dai predatori. Altra presenza caratteristica, quasi esclusiva della Cassa di Espansione, è quella dello svasso maggiore che si immerge con frequenza vicino agli argini, in cerca di pesce. Una nuova zona umida, situata sui terreni a est della Cassa, realizzata di recente dal Consorzio della Bonifica Burana, proprietario dell’area, ha dato vita ad ambienti di acque poco profonde e canneti. L’acqua bassa richiama numerosi aironi che usufruiscono anche di due grandi alberi secchi, posatoio ideale posto proprio di fronte a uno dei capanni. Le rive degli isolotti affioranti dall’acqua sono battute dai piro piro, dal beccaccino e, in primavera-estate, dal cavaliere d’Italia.
La parte della Cassa di Espansione e della nuova zona umida del Sub Sito di Manzolino sono di proprietà del Consorzio della Bonifica Burana, che ne cura anche la gestione idraulica e naturalistica. Mentre l’area dell’ex discarica, posta a ovest della Cassa di Espansione, ripristinata con rimboschimenti partiti negli anni novanta è di proprietà del Comune di Castelfranco Emilia, che segue la gestione e la manutenzione dei percorsi di visita che interessano quest’area.
L’area umida della Boaria Rossa (Sub Sito Boaria Rossa)
Il complesso di vasche posto a nord-ovest presenta invece acque più profonde (circa un metro), ideali per uccelli tuffatori come lo svasso maggiore, il tuffetto, il cormorano e diverse specie di anatre. Le rive sono popolate anche da aironi bianchi e cenerini.
A nord, in prossimità del nucleo principale di vasche, sorge un’altra zona umida di caratteristiche più palustri, in cui sostano soprattutto uccelli limicoli.
Entrambe le aree sono accessibili solo concordando la visita guidata con il Comune di San Giovanni in Persiceto che collabora con la Proprietà Privata per la tutela di quest’area.
Ripristino habitat - 2016
Lavori di ripristino habitat naturali e isole nella zona umida di Tivoli (Capanno Cascinetta). Settembre 2016. (Video di Stefano Lin e Francesco Cacciato).
Il dosso dei gruccioni - 2015
Fasi della realizzazione del dosso artificiale per la nidificazione dei gruccioni osservabile dal capanno “Anser” (video di Stefano Lin)
L’offerta naturalistica invernale del sito di Manzolino-Tivoli (video di Ettore Cattoli)
Regolamentazione delle attività e della visita
- Ordinanza Commissario Straordinario n. 11 del 18/04/2016 (in vigore solo nel Comune di S.Giovanni in Persiceto)
Accessi
- Parcheggio dei “pioppi”, Via Grignani/Cirione incrocio Via Carletto (Indicazioni stradali di Google Maps)
- Parcheggio del “Mulino”, Via Carletto (Indicazioni stradali di Google Maps)
Contatti
- Sustenia srl – Recupero e Gestione Ambientale
tel. 051 6871051 – cell. 340 8139087
mail [email protected] - Uff. Ambiente Comune San Giovanni in Persiceto – tel. 051 6812849
- Uff. Ambiente Comune Castelfranco Emilia – tel. 059 959347